Il Pianto Che Trattengo è un autentico viaggio tra i meandri della nostra anima; i giardini maestosi che circondano il Palazzo Rinascimentale fungono da sfondo misterioso trasformandosi in una sorta di labirinto ancestrale in cui perdersi, per poi ritrovare la propria identità e abbracciare la totalità del proprio essere in tutte le sue più intime sfumature.
Nel video possiamo ammirare il “Cuore D’Oro” all’interno di una teca di cristallo, centro vitale di tutto il nostro essere , la nostra fede divina, metafora del piombo che diventa oro, quando avviene in noi la trasmutazione delle nostre ferite e sofferenze che si trasformano nei nostri più grandi doni e talenti.
L’artista, che nel video incarna un’autentica “Regina Della Trasmutazione”, indossa un sontuoso copricapo viola proprio come il colore stesso della metamorfosi, della purificazione e della spiritualità.
Un pianto non solo liberatorio, ma che riesce a identificarci a tal punto da diventarne un tutt’uno, perchè finalmente lo riconosciamo e lo accettiamo per la sua verità: un percorso introspettivo, mistico, a tratti disarmante, fatto di chiaroscuri che si alternano in una vera eclissi dell’anima, in cui la luce incontra e si fonde con il buio, ad indicare la nostra parte ombra, fatta di paure, sofferenza e fragilità, che si integra perfettamente con il frammento luminoso e puro che vive dentro ognuno di noi. Immagini potenti che vanno a sottolineare la piena ricerca dell’io consapevole della propria autenticità, il “Cuore D’Oro” appunto, che diventa il nostro più grande alleato e la salvezza della nostra anima.
Un passaggio catartico fondamentale in cui, dalle profondità più buie e nascoste, arriviamo alla pura luminosità della nostra anima quando, dopo un lungo e arduo lavoro nell’adito del nostro essere, troviamo finalmente il “Cuore D’Oro”.
La suggestiva e maestosa location che funge da cornice a tutto questo è “Palazzo Vitelli Alla Cannoniera” di Città Di Castello (Pg), maggior contenitore d’arte dell’Umbria assieme alla “Galleria Nazionale Di Perugia”, in quanto luogo intriso di storia, arte, cultura e sacralità; nelle sale al suo interno si trovano importanti esempi di pittura rinascimentale, tra cui alcuni tra i primissimi lavori di “Raffaello Sanzio” e “Luca Signorelli”.